Il riso e verza era un piatto che odiavo da bambina. Mi ricorda gli anni delle elementari, quando a pranzo cucinava la nonna; fortunatamente il piacere di stare con tutte le zie superava il dispiacere di ingurgitate alcune pietanze della nonna.
Dopo tanti anni mi sono decisa a cucinarlo questo odiato ortaggio.
Allora ho acquistato due verze piccole dal contadino di fiducia ed ho elaborato un piatto classico cercando di farmelo piacere. Devo dire che il risultato finale è stato positivo e ieri ho acquistato un'altra verza per rifarlo in settimana.
Ho superato questo brutto ricordo di infanzia culinario.
Ingredienti
da una ricetta dello chef Cannavacciuolo
(per quattro persone)
200 gr. di riso Carnaroli,
600 gr. di verza,
80 ml. di brodo vegetale,
80 gr. di carota,
1/2 cipolla,
80 gr. di parmigiano reggiano,
30 ml. di vino bianco,
50 ml. di olio extravergine di oliva,
100 gr di guanciale
pepe nero
sale quanto basta
Soffriggere in metà dell’olio la cipolla tritata, le carote tagliate a brunoise. Aggiungere la verza tagliata piccola. Salare e cuocere il tutto per quindici minuti. Aggiungere quindi il riso sfumandolo con il vino. Evaporato quest’ultimo, bagnare il riso con il brodo vegetale caldo. Mescolare e cuocete per quindici minuti.
Tagliare il guanciale, farlo tostare in una padella antiaderente finche non sarà croccante. Metterlo su carta assorbente per eliminare il grasso in eccesso.
Cotto il riso al dente, spegnete il fuoco e mantecare con parmigiano e olio d’oliva regolando di sale.
A fine cottura ho impiattato il riso e verza sistemato il guanciale croccante e spolverato di pepe fresco.
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